La prima cosa che un disegnatore deve sapere per poter lavorare in modo adeguato riguarda il materiale da disegno, conoscere gli strumenti a fondo ci permette di capire come utilizzarli al meglio.
La Matita – questa sconosciuta
Esistono vari tipi di matite, ognuna ha uno spessore e una morbidezza della mina differenti, il tratto cambia a seconda della variazione di questi due fattori.
Le mine hanno vari nomi, che variano in base alle loro caratteristiche. Le mine morbide si identificano con la lettera B e quelle dure con la lettera H. La consistenza (morbida e dura) determina un tratto scuro o chiaro a seconda della durezza della mina. La cifra accanto alla lettera definisce lo spessore della mina e di conseguenza lo spessore del tratto, definisce anche la durezza o morbidezza della matita.
Di norma le mine B sono consigliate a chi possiede un tratto leggero, e quelle H a chi invece ha una mano pesante.
È molto importante scegliere la matita in base alle proprie caratteristiche, sbagliare può compromettere il risultato finale del disegno. In questa immagine potete vedere un esempio dei risultati che danno mine differenti sullo stesso soggetto.
Io personalmente prediligo una mina 2B, di norma ho una mano leggera però a volte tendo a calcare, la 2B mi permette di variare facilmente il tratto senza dover cambiare matita.
Come si vede nella seguente immagine, ecco due fasi dello stesso disegno, dove ho realizzato lo schizzo leggero e poi il disegno finito più marcato, utilizzando la stessa matita. Questo per farvi capire le variazioni di cui parlavo prima.
Si deve essere in grado di variare il proprio tratto cambiando la pressione con cui si disegna, ma chi è alle prime armi può ricorrere a un semplice espediente: ossia cambiare il tipo di matita a seconda delle esigenze.
Oltre alla matita un ottimo strumento è il portamina, degno sostituto del tradizionale bastoncino di legno, ma ha dei pregi e dei difetti.
Pregi: non occorre temperarlo – quando finisce basta comprare le mie nuove (io le compro in quantità industriale) – il tratto è uniforme – permette di realizzare dettagli precisi.
Difetti: ha un tratto uniforme che non è adatto ai disegni più grandi – se si calca troppo o la mina si spezza o il foglio si marca irrimediabilmente.
Io uso spessissimo il portamina con mine 2B.
I portamina sono di vari diametri, infatti le mine variano da 2 mm a 9 mm, io uso un 5 mm, scelgo sempre la via di mezzo perché è un buon compromesso.
Di solito però non si nota molta differenza fra i due strumenti, come in questo esempio.
A destra vi è un disegno realizzato col portamina 2B e a sinistra con una matita 2B.
Alla fine quindi la scelta spetta sempre al disegnatore, a seconda delle proprie caratteristiche ed esigenze.
